Finalmente è arrivato il momento di “Anteprime di Toscana”, l’evento ufficiale dei grandi vini toscani
Si parte da Firenze, sabato 15 febbraio, alla Fortezza da Basso, con la grande degustazione di vini di zone come Maremma Toscana, Montecucco, Carmignano, Colline Lucchesi, Valdarno di Sopra, Orcia, Consorzio Terre di Pisa e Consorzio Chianti Rufina.
Da domenica 16 febbraio, poi, ci saranno i grandi nomi del Chianti, con la vendemmia 2019 e la Riserva 2017 nelle sottozone Rufina, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colli Aretini, Montalbano, Colline Pisane, e Montespertoli, insieme, come da anni, al Morellino di Scansano, perla enologica della Maremma, sempre con la vendemmia 2019 e la Riserva 2017, sempre alla Fortezza da Basso, a Firenze.
Lunedì 17 e martedì 18, invece, alla storica Stazione Leopolda, protagonista sarà la più antica denominazione della Regione, il Chianti Classico, uno dei territori vinicoli più belli del mondo (tra la Firenze rinascimentale e la Siena medievale),
Mercoledì 19, invece, il “circo” dell’Anteprime si trasferirà a San Gimignano dove ci saranno le nuove annate della Vernaccia, il diamante bianco del vino in una regione di grandi rossi, già cantata da Dante nella Divina Commedia, con la vendemmia 2019 e la Riserva 2018.
Giovedì 20, invece, sarà la Fortezza Medicea di Montepulciano, “di ogni vino il re”, come scriveva il poeta e medico Redi, ad ospitare Anteprima Vino Nobile, con l’annata 2017 e la Riserva 2016 della versione policroma del Sangiovese, che qui si chiama Prugnolo Gentile, e che viene affinato in cantine moderne e di design, ma anche in grotte risalenti al periodo etrusco, o conservate in palazzi rinascimentali.
E poi la chiusura, come sempre, è affidata al più prestigioso portabandiera del vino toscano, il Brunello di Montalcino, con un “Benvenuto Brunello” che vedrà nel bicchiere la già celebrata annata 2015, insieme alla Riserva 2014 e al Rosso di Montalcino 2018, tra le pietre che trasudano la storia del Chiostro Museo di Montalcino e del Complesso di Sant’Agostino